Migliore Levigatrice da Banco – Scelta e Recensioni

Se cerchi la migliore levigatrice da banco, qui troverai le mie recensioni, le opinioni e una guida alla scelta.

Le levigatrici da banco sono fra le più versatili in assoluto, soprattutto perché ti mettono a disposizione due soluzioni diverse: potrai levigare il legno grazie al nastro superiore, oppure sfruttare il disco laterale. Inoltre, le opzioni disponibili aumentano ancor di più, per via della possibilità di sollevare la slitta in cima, e perché potrai modificare anche l’inclinazione del pianetto del disco. Non preoccuparti, perché nella mia guida troverai tutte le informazioni che ti servono, per capire come funziona questa macchina e per scegliere la migliore per le tue esigenze.

Com’è fatta una levigatrice da banco

La struttura di una levigatrice di questo tipo non è molto complessa da descrivere, ma direi di iniziare sottolineando i due grandi protagonisti dell’apparecchio: ovvero la sezione superiore con i classici rulli e il nastro scorrevole, e la parte laterale, dove invece troverai un disco abrasivo con pianetto inclinabile. Se terrai il nastro superiore in posizione, potrai usare questa levigatrice per legno in modalità stazionaria, ad esempio per levigare i bordi di una tavola. Se alzerai il piano col nastro, invece, potrai sfruttare la sua battuta laterale in metallo come piatto d’appoggio per lavorare piccoli pezzi di legno.

E il disco? Situato di lato, ha un sistema in velcro che ti consente di attaccare una sezione di carta vetrata circolare. Posto frontalmente al disco si trova invece un piano in metallo con guida (nota come T-Track), dove potrai inserire il goniometro per realizzare delle levigature parallele o angolate, a seconda dei tuoi desideri. Considera che il goniometro può essere tarato tramite l’apposita lancetta, agendo con un piccolo cacciavite, così da avere una massima precisione nei gradi. Inoltre, il pianetto in alluminio può essere anche inclinato verso il basso, tramite una manopola situata vicino il disco abrasivo. In questo modo potrai realizzare altre tipologie di levigature angolate, aumentando ancor di più la versatilità dell’attrezzo.

Per quel che riguarda le altre caratteristiche, la scocca della macchina ospita anche una sezione con il quadro con i pulsanti di accensione e di spegnimento. Nella maggior parte dei casi non è presente un fungo di protezione, ma non devi temere: i tasti sono fatti in modo tale da poter spegnere facilmente la macchina, mentre il pulsante di accensione è “incavato”, così da evitare un avvio accidentale della levigatrice. Ci sono altri dettagli che vorrei anticiparti, come la presenza di una rotella per regolare manualmente il centraggio del nastro sulla parte superiore, e un motore a induzione generalmente molto potente. Infine, sappi che questi apparecchi possono essere usati anche per smussare il metallo.

Una levigatrice da banco non professionale tende comunque a riscaldarsi, e infatti viene sempre segnalato nella scheda tecnica il tempo massimo per un utilizzo continuativo (intorno ai 10 minuti).

Migliori levigatrici da banco [RECENSIONI]

1. Ryobi 370 W RBDS4601G 150 mm

Se stai cercando la migliore levigatrice da banco per rapporto fra qualità e prezzo, allora non potrei non consigliarti questo modello della Ryobi. Sin dal costo puoi immaginare che si tratta di un apparecchio di fascia media, abbastanza economico, ma dotato comunque di ottime qualità. Per prima cosa, ha un motore da 370 watt e un ampio disco con diametro da 150 millimetri, cosa che ti consentirà di levigare agilmente qualsiasi pezzo di legno.

  • Potenza: 370 watt
  • Peso: 18 chilogrammi
  • Dotazione: goniometro
  • Piano inclinabile: da 0 a 45°
  • Nastro alzabile: fino a 90°

In secondo luogo, ha una scocca molto robusta e questo lo si nota anche dalla stabilità della macchina, e dal peso (18 chili circa). Monta anche una comoda base di fronte al disco che può essere inclinata da 0 ad un massimo di 45 gradi, e nella confezione troverai pure la guida laterale o angolare. In sintesi, avrai la possibilità di realizzare tanti lavori diversi, utilizzando una sola macchina.

Il disco vetrato ha un attacco in velcro ed è rapidissimo da sostituire, e lo stesso vale per il nastro, che potrai cambiare senza alcuna difficoltà. Non manca la bocchetta per collegare l’aspiratrucioli, mentre la slitta del nastro può essere alzata fino ad un massimo di 90 gradi, e bloccata in posizione grazie al sistema apposito. Anche questa è una caratteristica classica, ma al tempo stesso da sottolineare, perché rende ulteriormente versatile la levigatrice.

Inoltre, la Ryobi ha un corpo macchina in solida ghisa, un materiale ottimo in quanto riduce al minimo le vibrazioni, proprio come avviene con altri attrezzi come i torni. Ripeto che si tratta di una levigatrice non professionale, ma ottima per un uso hobbistico, che ti darà la possibilità di smussare tutto ciò che vorrai. Naturalmente non è adatta per un utilizzo intensivo, perché il motore faticherebbe.

2. Scheppach Levigatrice BTS800 220-240 V

Pur non essendo professionale, la Scheppach offre qualche garanzia in più rispetto ai modelli hobbistici, e infatti si tratta di un modello di categoria superiore (lo si capisce sin dal prezzo). Quali sono le sue caratteristiche? Ha un motore da 370 watt e il nastro è in grado di raggiungere 435 giri al minuto, mentre il peso oscilla intorno ai 21 chili.

  • Potenza: 370 watt
  • Peso: 21,5 chilogrammi
  • Dotazione: goniometro
  • Piano inclinabile: da 0 a 45°
  • Nastro alzabile: fino a 90°

Non è leggera e non potrebbe essere altrimenti, considerando la presenza di una robusta scocca in ghisa, capace di azzerare quasi del tutto le vibrazioni prodotte in sede di levigatura del legno. Chiaramente ha un nastro che può essere alzato fino a 90 gradi e bloccato in posizione, e un pianetto vicino al disco che può essere inclinato fino a 45 gradi. In secondo luogo, questa levigatrice della Scheppach ha un disco con sistema di attacco in velcro molto semplice da cambiare.

Il pianetto di fronte al disco può essere rimosso senza problemi, così da poter lavorare con più spazio a disposizione. Nel pacco è incluso anche il goniometro, che potrai usare per i lavori angolari o semplicemente come spingi-pezzo. Sappi poi che il modello in questione è ideale per la levigatura del legno, ma rende bene anche con i metalli, se ti va di sperimentare questa soluzione.

La grana della carta vetrata è una classica 80, mentre il nastro scorre ad una velocità di poco superiore ai 7 metri al minuto. A livello di materiali e di assemblaggio è nettamente superiore rispetto ai prodotti low cost, ma è anche semplice da usare, con un cambio nastro rapidissimo: basta svitare due viti, togliere il pezzo, allentare il nastro e sostituirlo.

3. Esbenel 55135 Nastro GBTS 400 Blu

La Esbenel è una delle levigatrici da banco più economiche che potrai trovare online, di conseguenza non aspettarti meraviglie da lei. È piuttosto leggerina e ha un aspetto un po’ rozzo ma ti assicuro che, a questo prezzo, è praticamente impossibile trovare di meglio.

  • Potenza: 350 watt
  • Peso: 13 chilogrammi
  • Dotazione: goniometro
  • Piano inclinabile: da 0 a 45°
  • Nastro alzabile: fino a 90°

Leviga bene il legno ma non è molto efficace con i metalli, e non devi fare molta pressione quando levighi: il motorino da 350 watt ha una potenza limitata, quindi tende ad andare in blocco se “maltratterai” la macchina. Le caratteristiche sono comunque standard, dunque troviamo la slitta col nastro che può essere alzata fino a 90 gradi e bloccata, e il piatto di fronte al disco è inclinabile fino a 45 gradi.

C’è anche il collettore con diametro da 36 mm per montare un aspiratore di trucioli, mentre il nastro ha una velocità di scorrimento pari a 1.450 giri al minuto. Il diametro del disco corrisponde invece a 15 centimetri, e il nastro misura esattamente 91,4 x 10 centimetri. Nel valutarla ti pregherei di ricordarti che ci troviamo di fronte ad una levigatrice super economica e per un uso prettamente hobbistico.

Pur non essendo la perfezione fatta macchina, mostra comunque tantissime qualità positive, come la facilità in sede di montaggio, di gestione e di cambio del nastro. Nella confezione troverai poi il goniometro da montare sul piattino. Considera che il nastro va centrato spesso, dato che tende ad andare fuori asse se non regolato a dovere. In altre parole, pur avendo i suoi difetti, la Esbenel rappresenta una macchina perfetta per chi non ha delle pretese elevate e per chi desidera risparmiare sulla spesa.

4. GREENCUT Nastro e Disco 400W 2980 g/m

Altro giro, altra corsa, altra levigatrice da banco di livello hobbistico, connotata da un ottimo rapporto fra qualità e prezzo. Si tratta di un apparecchio da utilizzare evitando di esercitare pressioni eccessive, ma questa regola è valida per tutte le macchine di questa fascia di costo. Il motore è una vera sorpresa: 400 watt sotto al cofano, con una velocità di rotazione del nastro pari a 2.980 giri al minuto.

  • Potenza: 400 watt
  • Peso: 16 chilogrammi
  • Dotazione: goniometro
  • Piano inclinabile: da 0 a 45°
  • Nastro alzabile: fino a 90°

L’utilizzo con il legno è eccellente, fermo restando che le sue prestazioni rimangono all’interno della cerchia dei prodotti tutto fuorché professionali. Di contro, devo ammettere che durante i miei test mi ha stupito in positivo: il motore gira bene e il nastro non si inceppa, a patto di non forzare con la pressione, e garantisce anche un discreto livello di precisione nei lavori di levigatura.

C’è da sottolineare poi la possibilità di alzare il nastro fino a 90 gradi, e di inclinare il piano di fronte al disco fino a 45 gradi. Le misure? Il nastro è da 100 x 914 millimetri, mentre il diametro del disco è pari a 150 millimetri, quindi siamo perfettamente in media. Naturalmente troverai anche il goniometro incluso nella confezione, e il corpo macchina è abbastanza pesante da evitare la maggior parte delle vibrazioni (16 kg), garantendo una buona stabilità sul piano di lavoro.

Inoltre, potendo bloccare il nastro a qualsiasi angolatura intermedia, potrai usare la punta come rullo per ottenere una forma arrotondata sul pezzo di legno. Semplice da usare e intuitiva, la levigatrice della Greencut gira bene a ritmo costante, con un motore che raramente entra in difficoltà, ha un design simpatico (colore rosso) e può essere usata anche per smussare il metallo (con dei limiti ovviamente).

Come scegliere una levigatrice da banco

1. Potenza del motore

La potenza del motore è molto importante, soprattutto per una questione di prestazioni. I motori poco potenti di solito tendono a bloccare il nastro o il disco quando l’utente esercita una pressione eccessiva con il pezzo da smussare. In quel caso diventa un bel fastidio, dato che dovrai interrompere continuamente il lavoro. Una levigatrice potente, invece, tira dritto per la sua strada anche se premerai il pezzo con una discreta forza, e si bloccherà soltanto a fronte di una pressione davvero esagerata. Per quel che riguarda i valori, la potenza di solito parte da un minimo di 350 watt fino a superare i 500 watt nei prodotti più potenti.

2. Nastro superiore

Come ogni altro modello stazionario, anche quello a disco da banco vede la presenza di una superficie superiore. Sommariamente l’ho già descritta nella mia guida sulla levigatrice a nastro, ma qui mi ripeterò, per chiarirti meglio com’è fatta e come funziona. In pratica, si trovano due rulli con una base in mezzo, che ti consentono di inserire un nastro di carta abrasiva (la grana sarai tu a sceglierla). Il piano può essere alzato e stabilizzato ad una certa inclinazione o totalmente in verticale, semplicemente allentando l’apposito dado con una chiave a brugola, e fissandolo di nuovo dopo aver scelto la posizione.

Sul lato opposto si trovano invece dei fori laterali, che ti consentono di montare la battuta in metallo. Questa piccola lastra può essere utile in diverse circostanze, sia se levigherai con il nastro in posizione orizzontale, sia se lo alzerai in verticale, dato che in quel caso fungerà da piatto d’appoggio per il pezzo da lavorare. Non dimenticarti che c’è anche una rondella per centrare il nastro sulla slitta, e si tratta dunque di un sistema manuale. Inoltre, sappi che il nastro superiore può essere utilizzato con o senza battuta: nel primo caso avrai più spazio per levigare pezzi di legno più grandi.

Di contro, io consiglio sempre di usare la battuta: in questo modo avrai la certezza che il pezzo resterà fermo, evitando il pericolo che possa volare in avanti a causa dell’elevata rotazione del nastro, rischiando di ferire qualcuno o che possa rompersi. In sintesi, in posizione orizzontale la battuta funziona come una sorta di scudo, mentre in verticale diventa un comodissimo piatto d’appoggio per i pezzi di legno piccoli. Prima di andare avanti, sappi che la punta del nastro forma un vero e proprio rullo, che potrai usare per realizzare delle forme arrotondate. Si tratta di un altro vantaggio che chiarisce meglio l’eccezionale versatilità di una levigatrice da banco.

3. Disco abrasivo e goniometro

Oltre al nastro superiore, abbiamo il disco abrasivo laterale. Di fronte al disco si trova una base in metallo, che somiglia un po’ alla struttura delle affettatrici elettriche. Sulla base si trova un solco, noto anche come guida T-Track, che ti permette di inserire il goniometro. Il pianetto metallico è molto semplice da montare, dato che bisogna soltanto far entrare il “piricullo” dentro al foro apposito. A quel punto dovrai montare la rondella, da stringere, per poter bloccare il pianetto. L’inclinazione della base metallica la si può modificare allentando la rondella e abbassando il piano, fino a raggiungere il valore desiderato (max 45 gradi). Sappi che è presente anche una guida graduata, che ti consente di orientarti con precisione.

E il goniometro? Va inserito nella guida T-Track, e ha due compiti: potrai usarlo come semplice spingi-pezzo, ancora una volta come avviene con le affettatrici, oppure per realizzare delle levigature angolate (di solito da -60° a +60°). Il goniometro ha una scala in gradi che ti permette di impostarlo come desideri, e per farlo dovrai come sempre allentare la manopola, muovere il goniometro seguendo i gradi, e bloccarlo in posizione. Considera che hai anche la possibilità di tarare con maggiore precisione il goniometro: per farlo dovrai svitare la piccola vite che ferma la lancetta di metallo, aggiustarla e stringere nuovamente la vite.

Vorrei comunque sottolineare che nelle levigatrici da banco hobbistiche il goniometro (per carità) è utile, ma non garantisce mai una super precisione al grado. Personalmente lo reputo più utile da usare come spingi-pezzo, ma nessuno ti impedisce di angolarlo per poter realizzare lavori particolari. Prima di andare avanti, un consiglio sull’uso: utilizza il disco levigando il legno nella zona indicata dalla punta della freccia disegnata sul carter, ovvero nel settore dove il disco scende in fase di rotazione. Se non lo farai, il pezzo tenderà a “saltellare” durante il lavoro, in quanto verrà mosso dal disco che rotea verso l’alto.

Naturalmente il disco abrasivo può essere utilizzato anche senza il goniometro, quindi lavorando a mano libera, ad esempio con pezzi di dimensioni superiori da sgrezzare. Infine, ti ricordo che una pressione esagerata del pezzo potrebbe fare andare in blocco il motore, soprattutto se questo ha una potenza limitata. Nel 99% dei casi, però, non arriverai mai a premere così tanto da provocare questa controindicazione.

4. Quadro dei comandi

Come ti ho anticipato all’inizio di questa guida, sulla scocca troviamo un semplicissimo quadro comandi, nella maggior parte dei casi privo di fungo di copertura. C’è un pulsante ON e un pulsante OFF: il secondo sporge di più rispetto al primo, per consentirti di spegnere immediatamente la macchina in caso di problemi. Il pulsante per l’accensione, invece, è più corto e dunque incavato, cosa che impedirà di accendere involontariamente la macchina, ad esempio assestando un colpo alla pulsantiera.

5. Velocità del nastro

La velocità del nastro, proprio come accade con i modelli classici, viene misurata in metri per minuto o in alternativa in giri al minuto. Considera che sia il disco sia il nastro scorrono insieme, dunque non è possibile attivare l’uno senza accendere anche l’altro. Inoltre, nel nostro caso la velocità non è quasi mai regolabile, o quantomeno non lo è nei modelli di fascia media o economica.

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crediti immagine: bobvila.com/articles/best-bench-sander/

Ultimo aggiornamento 2023-10-04 at 16:31 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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