Stai cercando il miglior seghetto elettrico per legno? Leggi la mia guida alla scelta e scopri i miei consigli.
I seghetti elettrici sono degli alleati davvero preziosi per chiunque abbia la passione per il legno, in quanto mettono a disposizione tante opzioni diverse. Grazie a questi apparecchi potrai ad esempio effettuare dei tagli rettilinei, curvilinei e inclinati, potendo ottenere comunque un certo grado di precisione. C’è chi lo usa per realizzare anche delle figure e degli intagli creativi, per la sua capacità di sagomare il legno seguendo un certo tracciato. Di contro, bisogna fare una distinzione fra i vari modelli che troverai in vendita online, perché non sono tutti uguali.
Tipologie di seghetto elettrico per legno
Esistono sostanzialmente due tipologie di apparecchi, e si tratta del seghetto alternativo per legno e del seghetto a gattuccio (leggi la mia guida). Il primo è il modello classico, ed è su di esso che concentrerò l’articolo di oggi, mentre il secondo può essere considerato una sua derivazione, e infatti è noto anche come seghetto alternativo frontale. Prima di scoprire nel dettaglio come funzionano, vorrei farti un piccolo riassunto in merito alle differenze.
- Seghetto alternativo classico: è il re della versatilità, con la sua lama che compie un movimento oscillatorio dall’alto verso il basso e viceversa. Dalle linee rette alle linee curve, questo elettroutensile può essere utilizzato per fare di tutto, ed è capace di offrire un ottimo livello di precisione. Dà comunque il meglio di sé per i tagli curvi, e viene spesso usato per questo scopo.
- Seghetto alternativo frontale: viene utilizzato soprattutto per i lavori di sgrossatura del legno, perché non è il massimo in quanto a precisione. È ideale per tagliare le travi, viene spesso usato pure per la demolizione ed è ottimo anche per potare i rami, per via della sua maneggevolezza. In tal caso, la sega si muove in avanti e all’indietro (per questo si chiama “frontale”).
Come ti ho anticipato, oggi mi concentrerò soprattutto sul modello tradizionale, anche se in realtà si tratta di due utensili che lavorano in modo praticamente identico. La differenza principale è la seguente: il seghetto alternativo ha una lama verticale, posta sotto una base in metallo nota come piedino o suola, e la lama consente il taglio facendo su e giù.
Il seghetto a gattuccio, invece, ha una lama orizzontale che lo fa somigliare ad una sorta di coltello (o per meglio dire ad un foretto), mentre il movimento della sega avviene in avanti e all’indietro.
Quale modello ho usato per questa guida?
Per scrivere questa guida ho usato il seghetto alternativo 800W della TackLife, con velocità regolabile, 3 livelli di pendolo e ideale per il taglio del legno.
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Com’è fatto il seghetto alternativo per legno
Per prima cosa, sappi che – nonostante si tratti di uno strumento super versatile – questo seghetto elettrico per il legno è poco adatto per i tagli rettilinei lunghi. Quando si tratta di realizzare bordi squadrati a 90 gradi molto precisi, conviene piuttosto optare per una sega circolare per legno. Serve infatti una certa maestria per lavorare senza smangiucchiare il materiale sulla lunga distanza, per via del fatto che la lama tenderebbe a flettersi, anche se userai la guida. Detto ciò, com’è fatto un seghetto di questo tipo?
1. Impugnatura e grilletto
Il corpo macchina, che somiglia ad una vera e propria scatoletta, ha quasi sempre un’impugnatura ergonomica e antiscivolo, facile da afferrare e ottima per garantire la stabilità della sega durante l’utilizzo. Sotto all’impugnatura si trova il grilletto, che dovrai premere per avviare il movimento oscillatorio della lama. Considera che il grilletto può essere dotato di potenziometro: in questo caso, più lo premerai a fondo più aumenterà la velocità della lama.
In altri casi la velocità può essere regolata tramite un’apposita rotella, che ti consente di impostare un certo numero di livelli, da un minimo ad un massimo. Soltanto i seghetti elettrici per legno economici non ti permettono di regolare alcun livello di velocità. In tal caso si tratta di attrezzi meno versatili, perché per tagliare materiali diversi la lama deve andare a velocità differenti.
Prima di andare avanti, sappi che spesso troviamo anche un pulsante di blocco che ti permette di attivare il movimento continuo della lama. È molto comodo soprattutto per i lavori lunghi, dato che in tal caso potrai continuare a segare il legno senza per questo tener premuto il grilletto.
2. Movimento a pendolo
Sempre sul corpo macchina, nei modelli di fascia medio-alta e vicino al mandrino dove monterai la lama, troviamo un selettore. Questa leva permette di inclinare in avanti la lama, consentendole di effettuare anche un movimento a pendolo oltre che oscillatorio, quindi in avanti e all’indietro. Il selettore può consentirti di impostare diversi livelli, in base al tipo di materiale e allo spessore del pezzo che devi tagliare.
Personalmente, se devi segare un pezzo con uno spessore elevato, ti consiglio di scegliere un seghetto elettrico per legno con almeno 3 livelli di regolazione.
3. Inclinazione della base
Proprio come accade con le seghe circolari, anche il seghetto alternativo per legno ti dà la possibilità di inclinare la base in alluminio pressofuso raggiungendo un certo grado massimo, sia a destra che a sinistra. In questo modo potrai realizzare dei tagli obliqui, e di solito si arriva ad un massimo di 45 gradi in entrambe le direzioni.
Sappi che per aiutarti con la regolazione potrai far riferimento alle tacche presenti sul meccanismo di inclinazione, così da impostare con precisione il grado desiderato.
4. Altre caratteristiche strutturali
Prima di approfondire la guida alla scelta, ci tengo ad elencarti alcuni extra molto preziosi che potrai trovare nei seghetti alternativi per legno. Innanzitutto è opportuno nominare la presenza del collettore posteriore, che ti permette di collegare il tubo di un aspiratore di trucioli, così da poter eliminare i materiali di scarto.
In secondo luogo, in alcuni modelli si trova anche una guida laser, che ha lo scopo di evidenziare la sezione rettilinea di fronte all’asse di legno. In sintesi, ti fornirà una traccia della parte che andrai a tagliare con il tuo seghetto elettrico, garantendoti una precisione nettamente superiore e un lavoro molto più pulito. In altri apparecchi troviamo una luce LED, che invece serve per illuminare la zona di taglio in condizioni di scarsa visibilità. In certi apparecchi sono presenti sia la guida laser, sia la luce LED, e possono essere attivati insieme o singolarmente.
Infine, spesso nella confezione trovi anche una guida parallela, preziosissima quando devi effettuare i tagli dritti. La guida è regolabile, il che vuol dire che potrai allontanarla dal bordo nel caso dovessi tagliare delle assi ad una certa distanza. Considera che, per bloccarla al livello desiderato, ti basterà stringere i morsetti appositi.
Come scegliere il seghetto elettrico per legno
1. Potenza del motore
In genere la potenza di un seghetto alternativo parte da un minimo di 300 watt fino ad arrivare ad un massimo intorno agli 800 watt circa. Il mio consiglio è di “abbondare”, in special modo se lo utilizzerai per il taglio del legno duro e di pezzi con uno spessore abbastanza elevato. Un motore da 800 watt, ad esempio, è ottimo per aggredire questo tipo di situazioni senza correre il rischio che possa surriscaldarsi.
Se invece lo utilizzerai per materiali meno robusti e spessi, come nel caso del compensato o dell’alluminio, allora potrai accontentarti di una potenza di 400 w circa. Devi comunque considerare che, avendo un prezzo decisamente abbordabile, conviene spendere per un seghetto di qualità e più potente.
2. Regolazione della velocità
Come ti ho anticipato, la maggior parte dei seghetti alternativi per il legno ha una rondella che ti permette di regolare la velocità della lama. Di solito si parte da un minimo di 300 giri al minuto, fino ad arrivare ad un massimo di 3.800 giri (a vuoto). La velocità conta soprattutto quando devi segare assi di legno più spesse e più dure del normale: più il seghetto va veloce, più il taglio risulterà pulito e netto, senza “smangiucchiature”. In genere nei modelli di media-alta fascia la rotella ti consente di impostare fino a 6 velocità diverse.
Ricorda che il grilletto, se è dotato di potenziometro, ti dà la possibilità di modificare la velocità in progressione. In sintesi, spingerai al massimo della rapidità la lama se lo premerai fino in fondo, mentre se lo premerai leggermente andrà ad una velocità più bassa. Considera che questa opzione la troviamo soltanto nei prodotti di fascia alta. Infine, spesso è presente un pulsante che blocca il grilletto e che ti permette il taglio continuo.
3. Selettore a pendolo
Come ti ho anticipato, alcuni modelli di seghetto elettrico per legno hanno un selettore che ti consente di modificare l’inclinazione del mandrino (regolazione orbitale). In questo modo permetterai alla lama di muoversi non soltanto in alto e in basso, ma di effettuare anche un movimento a pendolo, in avanti e all’indietro. Questa caratteristica velocizza le operazioni di taglio e le ottimizza in base al materiale, simulando di fatto il movimento che facciamo quando usiamo una sega a mano.
Generalmente, nei prodotti di fascia medio-alta, troviamo un totale di 3 regolazioni (4 se si considera anche la posizione 0, che esclude il pendolo). I valori più alti sono adatti per il taglio dei materiali morbidi, come il legno MDF, la plastica e il compensato. Se il materiale è particolarmente duro, come nel caso dell’acciaio, si deve mantenere la posizione 0, dunque con il pendolo disattivato. La posizione 1 è invece indicata per i materiali più resistenti come il legno duro.
Non devi comunque preoccuparti, perché nel libretto di istruzioni troverai tutti i consigli della casa produttrice in merito ai livelli da scegliere, in base ad ogni tipo di materiale.
4. Inclinazione del taglio
Il seghetto alternativo per legno spesso ti consente di modificare l’inclinazione di taglio, scegliendo un angolo massimo fino a 45 gradi, sia a destra che a sinistra. Naturalmente troverai anche dei livelli intermedi, quindi potrai decidere ad esempio di impostare un angolo di 15 o 30 gradi a destra con la massima precisione. In genere l’inclinazione della base avviene allentando una vite, modificando l’angolo, facendo scattare il meccanismo sulla tacca scelta e stringendo nuovamente la vite per bloccare la pedana.
Per quanto concerne il numero delle tacche, nei seghetti di buona qualità ne troviamo almeno 4, sia a destra che a sinistra. Nei prodotti economici, invece, potresti trovare una sola tacca, quindi senza livelli intermedi.
5. Profondità di taglio
È importantissimo valutare anche la profondità massima di taglio, che varia non solo in base al seghetto, ma anche in base al materiale da segare. Di solito per il legno si arriva fino ad una profondità di 10 centimetri, mentre per segare materiali più duri come i metalli non ti potrai spingere oltre una profondità di 1 centimetro. La profondità massima varia anche in base al tipo di taglio, come nel caso di quello rettilineo o conico.
6. Tipologia di lama
Nella confezione è probabile che troverai un bel set di lame, di solito almeno 6, alcune delle quali progettate per il taglio del legno.
Le lamette possono avere uno spessore più alto o più sottile: le prime sono ideali per il taglio rettilineo o di sgrosso del legno duro, mentre le seconde sono più indicate per i tagli precisi, come nel caso di quelli curvilinei. Altre lame per legno sono invece pensate per i tagli a tuffo o per i tagli rapidi, ad esempio su materiali leggeri come il sughero.
Occhio all’attacco della lama, che dovrai conoscere quando poi andrai a sostituirle con nuovi seghetti. Nella maggior parte dei casi l’attacco è a T, quando è presente un sistema di fissaggio rapido della lama (consigliato). Negli altri casi è a U, ovvero quando per smontare e montare le lame è richiesto l’utilizzo di una chiave a brugola, inclusa nel pacco.
E i materiali? Se devi tagliare il legno è meglio optare per lame in HSS (High Speed Steel – acciaio ad alta velocità), mentre per i metalli si usa l’acciaio HCS con denti in TCT, induriti al carbonio. Se devi segare l’acciaio, invece, si usano le lame BIM (bimetalliche).
7. Alimentazione: filo o batteria?
Per quanto concerne l’alimentazione, io preferisco usare i seghetti elettrici per legno a filo, perché hanno un motore più potente e non ti costringono a fare i conti con un’autonomia limitata della pila. Inoltre sono più maneggevoli, perché pesano di meno, e il cavo in fondo non rappresenta più di tanto un fastidio. Certo, se ami la totale libertà di manovra, l’assenza del filo ti tornerà utile, perché la batteria ti permetterà di usare l’attrezzo anche se non hai delle prese elettriche nelle vicinanze.
Altri elementi da studiare
- Guida laser: la guida laser traccia una striscia rossa sul legno che ti consente di tagliare l’asse con maggiore precisione.
- Luce LED: la luce LED è utile per evidenziare il pezzo da tagliare quando l’ambiente è poco illuminato.
- Guida parallela: montandola sul seghetto alternativo per legno, potrai ottenere una maggiore precisione nei tagli dritti e paralleli al bordo dell’asse.
- Attacco rapido della lama: se la lama è a T, allora vuol dire che è presente un meccanismo di aggancio e sgancio rapido, che ti consente di montarla o smontarla alla velocità della luce.
- Collettore per aspiratrucioli: se presente, potrai collegare un aspiratore di trucioli o il tubo di un bidone aspiratutto.
- Coprilama: di solito il seghetto elettrico per legno ha un pezzo di plastica trasparente posto a protezione della lama, che impedisce il contatto fortuito con le dita.
- Lunghezza del filo: in genere, se è presente il filo, quest’ultimo ha una lunghezza intorno ai 3 metri.
- Accessori in dotazione: oltre alle lame, possiamo trovare anche una valigetta per il trasporto, la già citata guida parallela e le chiavi a brugola per montare le lame o per regolare l’inclinazione.
Seghetti elettrici per legno più venduti
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Ultimo aggiornamento 2023-10-04 at 17:21 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API